Teorie del tutto. La ricerca della spiegazione ultima

by John D. Barrow

Paperback, 1992

Status

Available

Tags

Publication

Adelphi (1992), Perfect Paperback

Description

The Holy Grail of modern scientists is 'The Theory of Everything', which will contain all that can be known about the Universe - the magic formula that Einstein spent his life searching for and failed to find. In this elegant and exciting book, John D. Barrow challenges the quest for ultimate explanation.

Language

Physical description

403 p.; 8.58 inches

ISBN

8845909182 / 9788845909184

Local notes

"Come, quando e perché l'universo ha avuto origine? Questi interrogativi di carattere fondamentale sono stati fuori moda per secoli: gli scienziati ne diffidavano, teologi e filosofi se ne erano stancati. Poi, d'improvviso, gli scienziati hanno cominciato a porseli con la massima serietà, e i teologi si sono trovati, scavalcati, a dover tenere dietro alle teorizzazioni matematiche della nuova generazione di scienziati... Oggi i fisici credono di essersi imbattuti in una chiave capace di guidarci al segreto matematico che sta al cuore dell'universo: una scoperta che punta verso una "teoria del tutto", una sorta di quadro onnicomprensivo di tutte le leggi di natura dal quale deve derivare, in modo logicamente ineccepibile, l'inevitabilità di tutto ciò che ci circonda. Una volta in possesso di questa stele di Rosetta cosmica, potremmo leggere il libro della natura in tutta la sua estensione temporale, e intendere ogni cosa che sia stata, che è e che sarà. Di questa possibilità si è sempre fantasticato senza mai avere alcuna certezza: ma l'ottimismo attuale non sarà ingiustificato?". Tali sono le domande e il tessuto tematico che incontriamo in questo libro, quasi come prosecuzione di quel lungo percorso che, nel Mondo dentro il mondo, ci aveva permesso di circumnavigare la questione della natura delle leggi di natura.
Le risposte di Barrow, che si appellano anche alla teoria del principio antropico, da lui sviluppata insieme a Tipler, non incoraggiano una certa scomposta euforia, di cui si avvertono qua e là i segni anche nelle opere di scienziati rigorosi, ma vogliono metterci di fronte a un fatto fondamentale: la scienza ha già dimostrato di riuscire a produrre una enorme compressione di una enorme quantità di fatti naturali usando un numero sempre più ridotto di princìpi. Se la natura fosse del tutto casuale, questa compressione non sarebbe possibile in alcun modo: allora "la scienza si ridurrebbe a una sorta di raccolta di francobolli senza criteri, all'accumulo indiscriminato di ogni fatto accessibile". Ma così non è - e già questo basta a fondare l'esigenza delle "teorie del tutto", anche se, per ragioni qui lucidamente discusse, esse saranno sempre insufficienti "a dipanare le elusive sottigliezze di un universo come il nostro".
(piopas)

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