Dall'essere al divenire. Tempo e complessità nelle scienze fisiche

by Ilya Prigogine

Paperback, 1986

Status

Available

Publication

Einaudi

Description

Literaturverz. S. 258 - 261

User reviews

LibraryThing member MarkLacy
very difficult to understand, despite cover claim “for the general reader with some background in physical chemistry and thermodynamics”; mainly because of advanced math and poor development

Language

Original publication date

1980

ISBN

9788806582555

Local notes

E' convinzione profonda di Ilya Prigogine, premio Nobel per la chimica nel 1977, che la nostra epoca stia vivendo una rivoluzione scientifica di portata non dissimile da quella del periodo galileiano. Espressione tipica di questa rivoluzione non sarebbero tuttavia eventi clamorosi come la scoperta dei quark o delle pulsar, nè lo straordinario progresso della biologia molecolare; il rivolgimento sarebbe meno appariscente ma ben più profondo, perchè da una parte si lascerebbe alle spalle come ormai insostenibile il punto di vista classico della scienza, da sempre impegnata a descrivere dall'esterno un mondo senza tempo al quale noi non apparteniamo; e dall'altra tenderebbe a superare la convinzione secondo la quale "microscopico" è sinonimo di "semplice".
Proprio l'inattesa complessità del microscopico - rivelata dalle interazioni, dal decadimento, dalla produzione artificiale delle particelle elementari - ha dato rilievo all'elemento tempo nella descrizione fisica. Accanto al tempo astronomico associato per esempio al moto o al succedersi del giorno e della notte, si è venuta delineando l'esistenza di un secondo tipo di tempo, il "tempo interno", che non è più semplice parametro della meccanica classica ma un operatore, ed ha un significato completamente diverso.
Il nostro universo appare dunque sempre più lontano dalla staticità in cui lo voleva la descrizione classica. Negli infiniti sistemi lontani dall'equilibrio di cui è composto l'universo, hanno luogo innumerevoli processi dinamici, alcuni reversibili, altri irreversibili, da cui evolvono strutture elaborate che sembrano sempre più facilmente trovar posto in un quadro unificato i cui contorni vanno precisandosi con il procedere della ricerca.
Secondo quest'ottica nuova, in cui il tempo è dotato di una "freccia" ("Tutti invecchiamo insieme! E nessuno ha ancora osservato una stella che segua la sequenza principale al rovescio") e l'entropia cresce proprio come vuole la seconda legge della termodinamica, Prigogine ripercorre in questo libro la fisica dell' "essere", cioè la meccanica classica e quantistica, soprattutto mettendone in evidenza i limiti, e la fisica del "divenire", cioè la moderna termodinamica, l'autorganizzazione, le fluttuazioni. E infine espone i metodi con cui è possibile oggi costruire un ponte dall'essere al divenire. La conclusione più importante è forse che dove finiscono la meccanica classica e quantistica là comincia l'irreversibilità: il che non vuol dire che esse diventano erronee ma che corrispondono in tal caso a idealizzazioni che vanno al di là delle possibilità concettuali dell'osservazione.
Scritta in linguaggio semplice e piano, anche se qualche familiarità con i concetti e gli strumenti fondamentali della fisica e della chimica è indispensabile alla sua piena comprensione, Dall'essere al divenire è una introduzione a un campo di ricerche di vaste implicazioni. Molte altre indagini saranno necessarie per chiarire i punti d'ombra che inevitabilmente rimangono in ogni impresa d'avanguardia, ma il cammino percorso da Prigogine è un affascinante viaggio nell'avventura della scienza, e ogni lettore vi si sentirà coinvolto come attore e spettatore insieme.
(piopas)
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